mercoledì 5 febbraio 2020

gelosia





vado a un corso di inglese e ieri dovevamo fare conversation su vari argomenti.
di solito si fa a coppia, ma noi eravamo in tre, e ci capita sta domanda: quali potrebbero essere i problemi in queste relazioni? fratelli, genitori e figli adolescenti, compagni di appartamento, rapporti di coppia.
parte  l'altra donna del trio: sicuramente il primo problema potrebbe essere la gelosia. l'uomo del trio conferma. io li guardo allibita.
dico che io, questo problema, non lo capisco proprio, forse perché non mi appartiene. (beh, magari fossi riuscita a dirlo così). per loro, invece, è una cosa normale.
poi sento che una donna che aveva la mia età è stata ammazzata di botte perché lui, il massacratore, era ossessionato dall'idea che avesse un altro.
e stamattina, alla radio, telefona una prof del liceo che racconta allarmatissima di come le sue giovani allieve, tra i sedici e i diciott'anni, ritengono la gelosia espressione d'amore. sì, mi controlla il telefonino, ma  perché è geloso, perché mi ama. mi ha dato uno schiaffo, è vero, ma aveva ragione: ho messo la minigonna e lui non c'era.
il valore non è la fedeltà, no: è la gelosia.
tanto che una, ho sentito in un'altra trasmissione, si è incazzata perché dopo che il suo ragazzo, per festeggiare un anno insieme, l'ha portata fuori a cena organizzando una serata speciale, non ha messo la foto su instagram. ergo, gli ha detto lei, non mi ami.
la gelosia io non l'ho mai capita. capisco l'amore folle, totale, l'amore per cui ti umili, per cui strisci, urli, piangi, per cui non te ne frega niente di quello che possono pensare gli altri, l'amore che, non corrisposto, ti toglie il fiato e a volte anche la vita. che non si muore per amore, cantava lucio, è una gran bella verità. ma fa così male che, a volte, resti morto a metà.
è una cosa che ti porta a uscire completamente da te stesso. ti fa fare cose assurde, pazzesche. 
quando sei così innamorato di una persona, non ti pesa niente tranne l'assenza dell'amato.
forse certi santi erano innamorati così di Dio.
ma la gelosia, la gelosia è possesso, e controllo. è potere. 
ma come si fa a pensare che questo sia amore?
la gelosia, a me, mi offende.
mi infastidiscono, le battutine pseudo gelose di mio marito. ma per chi mi hai preso, scusa? ma che considerazione hai, di me? e di te? 
e dei sentimenti?
ma sti teste di c. che ammazzano una donna perché così almeno non è di nessun altro, ma che abisso di miseria hanno, nel cuore? che orribile vuoto si portano, dentro, da non avere niente da dare, da esistere solo per quello che possono stringere tra le mani? come può, mi chiedo, bastarti possedere un corpo, o financo un'anima morta?
mi sovviene come un lampo la parola di Dio: Io, il tuo dio, sono un dio geloso.
ma cos'è la gelosia di un dio fedele? 
come se io fossi gelosa di mio figlio.
mio figlio, i miei figli, hanno i miei geni. i miei figli vivono dentro di me e io dentro di loro. niente e nessuno li strapperà dal mio cuore. la gelosia di dio come quella di una madre è desiderio di protezione, cura, premura. vita per l'altro. nell'altro.
ma cosa ne sanno, questi, di sta roba qua???

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