quando ero una ragazza, dischi non ne compravo mai. un po' perché i dischi hanno sempre costato tanto, e io soldi non ne avevo. un po' perché ascoltavo tanta musica classica. un po' perché mi bastava la radio. insomma, una volta, non so come mai, al mercato ho comprato una di quelle cassette che vendevano in certi banchi, piratate. era il concerto di guccini coi nomadi. ormai era una roba vecchia. beh, insomma, io quelle canzoni li le ho imparate a memoria. notoriamente, una storia più triste e dell'altra. dal muro su cui si è schiantata s.f. passando per il camino di auschwitz e il fungo atomico fino a venezia che muore. ecco, venezia che muore, stefania era bella, stefania non stava mai male, é morta di parto nel letto sudato di un grande ospedale... mi han detto confusi i parenti che quasi il respiro inciampava tra i denti...
oggi siamo andatia a vicenza coi bambini, hanno voluto un gelato una miseria di gelato 2 euro e cinquanta, che ladrata, ma intanto i gelatai mi hanno raccontato vita morte e miracoli, ah, che bei nomi, classici, io ho un benito, come nipotino, del resto i miei figli si dovevano vendicare, sa com'è, uno l'abbiamo chiamato Jeffrey, l'altra Chantal... e la moglie mi fa: ha sentito quante mamme morte di parto in questi giorni? pare che sono l'unica a non saperlo, lo dicono a tutti i telegiornali, ma io non li guardo, i telegiornali, e al radiogiornale non l'hanno detto, sono cinque in pochi giorni. una per una roba, una per l'altra. le donne continuano a morire di parto. purtroppo, succede.
e non è, come ci raccontano ogni giorno al telegiornale, che sia perché i piccoli ospedali sono pochi sicuri.
certo, se continuano a fare come fanno, che tolgono l'anestesista rianimatore 24 ore su 24, mandandolo solo per interventi programmati, in modo da RISPARMIARE e basta, certo che i piccoli ospedali diventano poco sicuri. ma lo dicano chiaramente, il problema è solo uno: risparmiare. che poi, sta storia che i soldi sono finiti, ma a chi la vogliono raccontare, che paghiamo sempre più tasse, mica li paghiamo una volta per tutte che poi finiscono.
comunque, partorire è una cosa naturale, come morire. sarebbe bene ricordarselo, tutti.
oggi, poi, ho letto che una ragazza di diciannove anni è morta mentre faceva un aborto. anche questo, sarebbe bene ricordarselo.
soprattutto quelli che lo vorrebbero far passare per una robetta così. una pasticca, adesso te la prendi comodamente a casa. da sola.
ecco, appunto.
oggi siamo andatia a vicenza coi bambini, hanno voluto un gelato una miseria di gelato 2 euro e cinquanta, che ladrata, ma intanto i gelatai mi hanno raccontato vita morte e miracoli, ah, che bei nomi, classici, io ho un benito, come nipotino, del resto i miei figli si dovevano vendicare, sa com'è, uno l'abbiamo chiamato Jeffrey, l'altra Chantal... e la moglie mi fa: ha sentito quante mamme morte di parto in questi giorni? pare che sono l'unica a non saperlo, lo dicono a tutti i telegiornali, ma io non li guardo, i telegiornali, e al radiogiornale non l'hanno detto, sono cinque in pochi giorni. una per una roba, una per l'altra. le donne continuano a morire di parto. purtroppo, succede.
e non è, come ci raccontano ogni giorno al telegiornale, che sia perché i piccoli ospedali sono pochi sicuri.
certo, se continuano a fare come fanno, che tolgono l'anestesista rianimatore 24 ore su 24, mandandolo solo per interventi programmati, in modo da RISPARMIARE e basta, certo che i piccoli ospedali diventano poco sicuri. ma lo dicano chiaramente, il problema è solo uno: risparmiare. che poi, sta storia che i soldi sono finiti, ma a chi la vogliono raccontare, che paghiamo sempre più tasse, mica li paghiamo una volta per tutte che poi finiscono.
comunque, partorire è una cosa naturale, come morire. sarebbe bene ricordarselo, tutti.
oggi, poi, ho letto che una ragazza di diciannove anni è morta mentre faceva un aborto. anche questo, sarebbe bene ricordarselo.
soprattutto quelli che lo vorrebbero far passare per una robetta così. una pasticca, adesso te la prendi comodamente a casa. da sola.
ecco, appunto.
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