martedì 23 luglio 2024

La mamma snaturata e il cinema 8 - In the mood for love





giro canale e come a volte mi succede mi basta un'inquadratura: ma è in the mood for love! controllo e in effetti è in the mood for love.
quanto tempo sarà passato, più di vent'anni sicuro, eppure mi esplode in testa il ricordo, un cineforum a cui non so perché ero andata con mia madre, che non vado mai al cinema con mia madre, e le era piaciuto molto anche a lei, mi ricordo anche questo. un film potente in cui non succede praticamente niente. avevo detto proprio così al mio amico livio. una vita fa.
eppure, oltre al mood, e l'abbagliante bellezza della fotografia, non ricordavo quasi niente. la pioggia, quella sì.
ma non la musica, la musica no, una musica strana, ipnotica, un giro di valzer che che riparte e finisce in se stesso, ogni volta nuovo e antico, e poi nat king cole che rende ancora più nostalgica qui sas, cosa c'entra con due cinesi a hong kong nat king cole che canta una canzone cubana, neanche questo ricordavo.
e come nasce una storia d'amore, una storia che resta un germoglio verde piantato nel cuore di due persone per tutta la vita senza sbocciare mai, e una bellezza straripante che copre lo squallore delle camere subaffittate, i muri scrostati, i locali di terz'ordine, le strade piene di pioggia, la bellezza di lei che toglie il fiato, la sua straordinaria eleganza di fotomodella di cui sembra non accorgersi nessuno, la magia dei ghirigori del fumo di sigaretta di lui, il rosso lacca del corridoio di un modesto albergo, la forza dei silenzi, dialoghi ellittici che straripano senso.
e neanche la scrittura del romanzo, iniziale pretesto di incontro che diventa presto momento di creazione condivisa, neanche quello mi ricordavo.
che film meraviglioso.





venerdì 1 marzo 2024

Elenchi 7 - Passerà?

 


Passerà anche quest'inverno di maglioni ammucchiati uno sopra l'altro nell'armadio, che se no non ci stanno, di scarpe sporche di fango, dolcevita neri e grigi, scatoloni del trasloco e cose da sistemare non so dove ovunque, sacchettini pieni di ricordi che non riesco a lasciar andare, polvere della stufa sui miei libri e quaderni ammucchiati sul tavolo, legna da portare dentro, giacconi ovunque, stendini pieni di roba che non asciuga, un inverno mai abbastanza freddo per le cose che amo, la neve, la cioccolata calda, il brulè di mele, un punch al mandarino in un vecchio bar di vecchi, camminare sull'erba croccante di brina, la mattina, massì, vedrai che passerà anche sto inverno anomalo, ma questa stanchezza infinita, questa continua fame di dolcezza, non riuscire ad opporsi al casino che mi sovrasta, che mi opprime, che mi spegne, questo non so proprio come fare a farlo passare.